Vivere il web in modo moderno: costruire un mix di media utili ai nostri fini

vivere il web - articolo - monica costa - www.lightafterdark.com

Che il sito sia grande o piccolo, un sito vetrina o un portale, una web tv o una radio on line piuttosto che un e commerce o una social community, ci sono ad oggi numerose tipologie di prodotti e consulenze per il web, che occupano un posto di rilevante importanza nella scaletta da rispettare, per la costruzione di un applicativo e il raggiungimento di grandi risultati sul web.
Per questo motivo, a mio avviso dovrebbe essere onesto parlare in questi termini col cliente: se si vuole affrontare con risultati concreti e serenità la propria vita on line, bisogna da subito orientare la propria attenzione nel costruire un mix di media utili ai nostri fini.
Un tempo, la costruzione di un sito web sarebbe stata probabilmente l’unico impegno del committente per garantirsi di essere reperibile on line.

Ora come ora, dobbiamo tenere in considerazione più fattori:

  1. I social network sono imperversati anche in Italia, ma degli account sui socials non sostituiscono un sito web. Bisogna farli interagire, e questa è una considerazione da fare subito, soprattutto se gli scopi del committente sono una buona indicizzazione e un buon posizionamento nei motori di ricerca.
  2. Se puntiamo a indicizzare e posizionere il nostro sito web, in base all’aggressività della concorrenza dovremo valutare con il nostro consulente di attivare delle campagne per per click attraverso i canali migliori [ valutazioni e analisi che normalmente si fanno su misura – non esiste un caso uguale per tutti ]
  3. Se non siamo dei grandi comunicatori, sarà meglio che si incarichi un web editor o un web content manager che curi gli aggironamenti del sito e dei nostri socials
  4. Ha senso che si voglia realizzare un sito web con contenuti gestibili in modo autonomo, solo se qualcuno in Azienda o il committente stesso, è certo di volersene occupare: un sito gestibile dal cliente per contenuti, implica anche della formazione di personale interno, quindi il costo da sostenere non può essere banale. Specialmente se parliamo di un lavoro ben fatto e con possibilità di durare nel tempo senza dover subire grandi scombussolamenti.
    Se si prevede di aggiornare il sito almeno 3-4 volte a settimana, allora ha senso investire in questa direzione. In altro caso, cioè se prevediamo degli aggironamenti sporadici, conviene realizzare un sito con dei contenuti gestibili da un consulente esterno. A questo fine offro delle soluzioni molto vantaggiose per l’assietenza tecnica on line. Contattatemi per rivere informazioni dettagliate in merito.
    E’ importante fare questa valutazione. Il denaro risparmiato nella crezione del sito web gestibile in modo autonomo, potrà ad esempio essere meglio impiegato per avviare del web marketing al fine di consolidare il marchio, il prodotto o il servizio che il committente offre.
    Sicuramente e specie di questi tempi, è molto più ragionevole investire il budget in azioni di comunicazione e marketing che abbiamo il più veloce ritorno possibile!

Riassumerei come segue la scaletta che seguo per progettare un sito web

  1. PIANIFICAZIONE
  2. REALIZZAZIONE
  3. PUBBLICAZIONE
    Ma metterei subito sul piano della discussione e dell’analisi col committente anche:
  4. INTERAZIONE COI SOCIAL NETWORK
  5. POSIZIONAMENTO NEI MOTORI
  6. GESTIONE DEL FEEDBACK
  7. FIDELIZZAZIONE DELL’UTENZA
    Salvo casi rarissimi, chiunque commissioni un sito internet ha come obiettivi
    – Proporsi / Proporre on line prodotti, servizi o consulenze
    – Migliorare il proprio fatturato espandendo il numero di clienti
    – Crearsi nel tempo un bacino di utenza interessata ai contenuti proposti…Un aneddoto interessante da un’esperienza personale:Proporre a un cliente di creare un sito internet senza affrontare il tema dell’indicizzazione e del posizionamento, ignorando la questione (quanto peggio come spesso accade volutamente!) non è segno di professionalità.
    Non alzo il dito contro nessuno, ma specifico che mi sono capitati tra le mani siti non più di un anno fa (2010) la cui creazione era ancora in corso, con la richiesta espressa del cliente di migliorare il posizionamento dei contenuti già inseriti.
    Chiaramente il cliente voleva essere reperibile nei motori, poichè vendeva un servizio (affitti di locazioni per le vacanze – case affitto etc) per cui voleva essere giustamente inserito in modo competivo.
    Chi gli stava facendo il sito, aveva evitato qualsiasi accorgimento per migliorare l’indicizzazione del sito (un sito “parzialmente aggiornabile dal cliente” – situazione quasi grottesca per l’anno di cui stiamo parlando….).
    In pratica questa serissima web agency, aveva trovato un committente che era ben disposto a pagare qualcuno per farsi inserire i contenuti (su questo niente di male – se un cliente ha altro da fare trovo normale che si affidi a un web master o chi per esso), ma pur avendo chiarezza dell’agressività a livello di web marketing del mercato di riferimento, ha prontamente ignorato fino in fondo la questione “inserimento e posizionamento nei motori di ricerca”.
    C’erano gravi errori nella struttura del sito, proprio in termini di organizzazione delle cartelle e delle sezioni, si usavano metodi arcaici che vorrei evitare di discutere in questo contesto. Quando ho chiesto di cambiare strada almeno per l’architettura del sito, è scattato il panico totale.

    Vi pongo una domanda:

    DI CHI è L’ERRORE?

    Del cliente che non sa niente di ICT o della web agency che “ignora” la questione posizionamento finchè non arriva un consulente SEO preparato a rompere (per sbaglio sia chiaro – la cosa non mi ha divertito per niente!) le uova nel paniere?
    Ognuno è libero di fare le sue valutazioni, la mia risposta personale è: della web agency, perchè non si possono vendere siti fatti con tale il-logica nel 2010 suvvia… Non scherziamo. Non dico che un programmatore debba anche essere un consulente SEO, certo che no, ma almeno rendersi conto di cosa succede di prioritario on line, in modo da poterlo consigliare al cliente.

Per me quindi, etico e corretto mettere avanti da subito, già in fase preliminare col cliente, l’argomento “indicizzazione e posizionamento nei motori di ricerca”.

Monica Costa