Fake followers su Twitter e fans “comprati” sulle pagine Facebook
Breve Legenda:
* follower: sono gli utenti che seguono i nostri aggiornamenti su twitter
* fans: sono gli utenti che ci seguono nella nostra pagina aziendale di FB
Abbiamo due obiettivi con questo articolo.
1) Farvi capire cosa è veramente antietico e sbagliato in questa pratica del web marketing moderno, e fino a che punto, secondo noi chiaramente, rientra nel contesto dell’ “accettabile”.
2) Darvi una prospettiva di vita nel web basata su un marketing solido e fondato sulla sincera qualità dei contenuti.
Per Twitter soprattutto, se ne parla davvero male del fenomeno dell’acquisto dei followers e pare sia “caccia aperta” per le società con più fake followers….E’ pubblico: nell’immaginario collettivo, per una visione imposta negli ultimi 5-6 in particolare, tanti fans o tante visualizzazioni = tanto successo e, perchè no, grande appeal per nuovi potenziali (veri) fans e followers.
Però se sono fake followers, non interagiranno mai con noi, mentre, fino a prova contraria, sono proprio le vere interazioni a trovarsi alla base della corretta vita nel social network!
Fino a qui però, si cade ancora in piedi.
L’Azienda investe del budget nelle campagne su Facebook o Twitter, o AdWord di Google, per spingere le visualizzazioni di pagine e contenuti video di YouTube, per portarsi a casa quel minimo di credibilità che serve, per fare partire i “veri click” le “vere visualizzazioni”.
Ma il punto sul quale noi alziamo le mani e ci rimettiamo al “buon senso”, riguarda il seguito, il post “acquisto fans e followers”.
Se l’Azienda pensava di comprare i followers o i fans o le visualizzazioni per vendere il prodotto o il servizio, senza un piano media e una programmazione di contenuti preciso, meglio essere chiarissimi: i fans e i followers che avete comprato non saranno mai vera utenza.
Che cos’è davvero importante? Dove stanno sbagliano i più?
L’errore ovviamente non è delle Aziende, ma in chi vende utopia, o fuffa come preferiamo dire, per due spicci facili.
Fare una Campagna Pay Per Click o comprare dei fans è davvero semplice. Ovviamente è semplice in prima battuta, cioè il meccanismo di costruzione degli annunci in sè è molto semplificato, quindi a portata di chiunque abbia della discreta conoscenza IT.
Quello che è importante, a questo punto direi per i Committenti, come forma di presa di coscienza per i risultati presenti e futuri, non è solo la creazione di campagne adeguate o l’investimento necessario per aumentare i followers / fans / visualizzazioni in prima battuta, bensì investire correttamente nei contenuti che devono essere associati al nostro prodotto o servizio.
Parliamo in termini pratici: un sito web, realizzato con un piccolo budget, oggi per fortuna possibile grazie alle tecnologie web open source, senza avere però programmato aggiornamenti o integrazioni dei contenuti nei vari canali, a cosa serve?
Dato per inteso che con 100 euro io possa comprare 1000 followers (cifre a caso ma non troppo…), se non ho il pane, la benzina chiamiamolo come vogliamo, il contenuto da condividere con questi followers, nella speranza (ecco, questo dovrebbe essere il vero fine ultimo) di ottenere delle numerose condivisioni online, capite che avere 1000 followers o fans non serve a nulla?
Il meccanismo psicologico fondato sulla libera condivisione di contenuti attraverso i socials network, fa capo a dei fattori che non possono essere ignorati.
1) Devono esistere dei contenuti potenti, interessanti, a tema col nostro prodotto o servizio
2) Se questi contenuti non esistono, devo essere creati… Mi tornerà utile quindi, collaborare con un’Azienda di Marketing che possa fornirmi tutto il necessario per costruire la mia campagna online. Campagna online, che vi piaccia o no, che non può essere fondata solo sugli annunci a pagamento o sull’acquisto di finti followers e fans!
3) attraverso questi contenuti, sarà edificata l’immagine del prodotto o del servizio
4) è molto importante analizzare prima di partire le aspettative reali del tipo di utenza a cui ci rivolgiamo: mai come in questi anni, è necessario capire prima di muovere qualsiasi investimento il trend tra gli individui che costituiscono il nostro bacino di utenza. Il Trend research che si applica a un brand, piuttosto che a un prodotto o servizio rivolto a un target specifico, è un lavoro di analisi strutturato, importante, che tornerà utilizzino anche a chi segue la vostra Comunicazione Istituzionale, proprio per fare delle scelte oculate sulla base degli obiettivi.
5) Se la vostra Azienda è da creare, è bene che il Trend Research sia realizzato prima del Corporate Image. Se la vostra Azienda esiste già, affrontate il Trend Research con calma mentale e preparatevi anche a un potenziale restyling della vostra immagine Aziendale (che sulla base di questo studio, potrebbe subire dei cambiamenti).
6) Una volta identificato il vostro vero target e la vostra giusta Immagine Aziendale, allora si penserà ai contenuti. I contenuti non sono solo notizie che fanno riferimento ad attività dell’Azienda, ma tutto quello che può essere sostenuto, condiviso, discusso e promosso attraverso i vostri canali.
Oltre alla stesura di articoli tematici pertinenti, ci sono infatti milioni di contenuti già presenti online e miriadi di contenuti che possono essere creati per creare interessamento nei vostro confronti, lavorando non tanto sul valore più fake della storia del web marketing (i “numeri comprati”), bensì sull’unico fattore che oggi può garantirvi di fidelizzare e avvicinare a voi gli utenti: il coinvolgimento emotivo.
Qui il discorso diventa molto articolato, e non ci siamo prefissati di trattare questo tema in questo articolo. Tuttavia reputiamo corretto specificare che la Consulenza Marketing, senza quel carisma dato dalla comprensione delle cose che viene dall’esperienza, non solo professionale ma anche umana, purtroppo resterà sempre una consulenza tecnica mera, dei calcoli non certi sulla base di presupposti e studi impersonali.
In conclusione: diffidate da chiunque cerchi di vendervi dei pacchetti di web marketing orientato al social networking per il business, fondati sull’acquisto di finti fans e finti followers. E’ una vera sconfitta per l’Immagine Aziendale. Lavorate con dei team che vi aiutino a costruire dei rapporti con i vostri utenti nei vari canali, un passo alla volta e fondati sulla sincerità. Il fake è ufficialmente wack.
Diffidate perchè spendete poco per avere nulla…. Nel caso provate i servizi, ma con la consapevolezza che senza tutto il resto, state davvero buttando il vostro denaro nel nulla.
Se vi interessa approfondire sulle tipologie di fake followers vi consiglio un ottimo articolo, di cui riporto un piccolo estratto a seguito e che potete leggere interamente cliccando qui…
– i follower si acquistano da marketplace specializzati tramite carta di credito su percorso PayPal; quindi in modo sicuro;
– i follower vengono immessi, in modo preciso e puntuale, nella pagina social che indicate senza dover fornire la vostra password;
– la tipologia di followers è così rappresentata:
a) profili inventati e con l’unica finalità di aderire a fanpage su Facebook o profili Twitter. Potete riconoscerli semplicemente dalla mancanza di foto, dati personali e per Twitter da zero tweet migliaia di following e zero follower;
b) sono profili veri di persone che aderiscono a pagine segnalate in cambio di un minimo corrispettivo economico;
c) sono profili le cui password sono state craccate.Posso subire un attacco da un competitor attraverso l’aggiunta di follower falsi sulla mia fanpage?
– l’aggiunta dei follower nella pagina avviene in pochissimo tempo e nel rispetto della tempistica indicata nel contratto on line, nella pratica verranno aggiunti migliaia di followers nell’arco di tre minuti e se siete amministratori di una pagina su Facebook o Twitter riceverete l’equivalente numero di messaggi di notifica che vi bloccheranno la casella di posta elettronica;